sabato 17 novembre 2012

Sekisui




Il sesto e ultimo stabilimento che abbiamo il piacere di visitare è quello del produttore di case prefabbricate Sekisui, situato nell'incantevole città di Nara, dove avremo occasione di fermarci nel pomeriggio. Le case di Sekisui sono destinate al mercato giapponese e progettate per resistere anche ai sismi più violenti. La soluzione adottata per realizzare un prefabbricato antisismico consiste nel comporre l'edificio con una serie di blocchi di acciaio che durante i terremoti sono in grado di flettere assorbendo l'energia cinetica del sisma. Negli anni il sistema ha fornito risultati incredibili, tanto che ci vengono mostrate alcune foto del tragico terremoto che colpì Kobe nel 1995 dove le uniche case rimaste in piedi sono quelle prodotte da Sekisui. 




Proprio a proposito di terremoti all'inizio della visita ci viene offerta la possibilità di testare il simulatore di sisma Sekisui che consiste in una piccola stanza che viene fatta oscillare sia in verticale che orizzontale per far sperimentare agli occupanti il brivido di un terremoto senza doverne pagare le tragiche conseguenze.






Al termine della simulazione visitiamo lo stabilimento vero e proprio, che per essere una fabbrica ha un aspetto davvero inusuale, quasi come fosse un gigantesco parco di divertimenti.





La ratio di un aspetto così piacevole e rassicurante sta anche nella scelta di riceve in visita alla linea le famiglie acquirenti nel giorno in cui viene assemblata la loro abitazione. Per esempio oggi sulla linea è presente Yokhoama san che, secondo la tradizione giapponese, in un giorno così speciale va salutato con un entusiasta "complimenti" al posto di un banale "buongiorno".  Siamo lieti di complimentarci vivamente con lui e di posare insieme per una foto ricordo. 




Tornando ai concetti tecnico organizzativi elenchiamo in seguito quanto osservato di maggiore interesse durante la visita:
  1. altissima flessibilità della linea, in grado di sfornare blocchi allestiti in modo molto differente tra loro ("one piece flow") grazie a operatori altamente preparati che si muovono tra un blocco e il successivo riuscendo a mantenere bilanciato il contenuto di lavoro
  2. impressionante livello di sincronizzazione con in fornitori che consente di gestire al meglio l'elevata variabilità produttiva (scorte di componenti in stabilimento per massimo 1 giorno di lavoro)
  3. declinazione magistrale dei concetti base del TPS sulle peculiarità del proprio prodotto e processo, per esempio ad ogni operatore è assegnata una zona da tenere pulita in ottica 5S
  4. forte spinta verso il Kaizen con almeno due miglioramenti proposti dagli operatori ogni mese
  5.  magistrale bilanciamento tra automazione (es. saldatura robotizzata molto presente nelle fasi iniziali del processo) e montaggio manuale
Questa organizzazione eccellente del processo consente ai 174 dipendenti interni dello stabilimento di sfornare la bellezza di 8 case al giorno, composte in media da 8-10 moduli da 2,5*5 m con un lead time di stabilimento di 11 ore e un lead time di montaggio e finitura in loco da 3 a 4 settimane.





Nel pomeriggio visitiamo il parco di Nara, conosciuta come Heijo-kyo ("templio della pace") la città fu capitale del Giappone per 74 anni. Il termine più appropriato per descrivere il parco che abbraccia gli armoniosi templi buddisti e scintoisti è semplicemente "locus amenous", meglio di mille parole parleranno per noi le foto dei "messaggeri degli dei" (cerbiatti) che pascolano miti in mezzo a scolaresche in visita e turisti piuttosto che le immagini di templi buddhisti e scintoisti adagiati tra morbidi prati di muschio e scaldati dai colori dell'autunno.


Il nostro viaggio sta purtroppo volgendo al termine, nei prossimi giorni pubblicheremo la pagina conclusiva del blog con tutti i commenti dei partecipanti!
A presto! :-)